Iva agevolata per rifare casa: come funziona?
Se stai valutando un intervento di ristrutturazione, innanzitutto puoi dare un’occhiata ai consigli di RifareCasa che offre ottimi spunti in tema di materiali innovativi come il Kerlite per dare nuova vita ai pavimenti con il vantaggio del minimo spessore. Questo materiale va molto di moda perché offre lo stesso prezioso effetto del Gres Porcellanato con uno spessore inferiore ai quattro millimetri. I pavimenti, le scale e le ristrutturazioni dei sanitari sono tutti interventi che possono migliorare l’efficienza energetica della casa e, pertanto, accedere alle agevolazioni fiscali in materia di imposta ridotta previste dalla legge statale. Difatti la legge numero 633 del 1972 prevede che per alcuni casi specifici l’imposta sul valore aggiunto, ovvero l’IVA, possa essere agevolata al 4% o al 10% e, in questo articolo vediamo come funziona.
Come funziona l’agevolazione
Per precisione dobbiamo informarti che c’è anche l’ecobonus che offre detrazioni fino al 70% e oltre sui lavori di rifacimento di tetti e pareti per migliorare l’efficienza energetica. Comunque sia ogni bene acquistato viene pagato in parte per il suo valore ed in parte per l’IVA. Le situazioni in cui questa è agevolata sono previste a norma di legge e, per i lavori di ristrutturazione domestica, possono scendere fino al 4 o al 10%. Si tratta di un importante agevolazione che lo stato mette a disposizione di chi deve farsi carico di lavori impegnativi come può essere la ristrutturazione di casa o i lavori per renderla più efficiente da un punto di vista energetico. Per usufruirne basta presentare una dichiarazione scritta e firmata in cui dichiari di essere in possesso dei requisiti che danno diritto alle agevolazioni e che, pertanto, l’azienda dovrà applicare l’IVA agevolata all’emissione della fattura. Questa dichiarazione va consegnata direttamente all’azienda completa di copia del documento di identità del richiedente a cui è intestata la fattura, copia del codice fiscale e documentazione attestante il tipo di lavoro in corso come i moduli SCIA e DIA per le ristrutturazioni.
Limiti e modalità di accesso
Ci sono ovviamente dei limiti e delle formule di accesso. Se acquisti la prima casa, per esempio, l’IVA sarà applicata al 4% ma solo nei casi in cui la transazione avviene tra te ed un costruttore. Se procedi all’acquisto della prima casa tramite agenzia immobiliare o per compravendita tra privati l’IVA non si applica in toto. Per gli elettrodomestici non esiste alcuna agevolazione dell’IVA tranne alcuni casi. Se la ristrutturazione di casa ha comportato l’acquisto di elettrodomestici, tuttavia, potrai avere diritto ad una detrazione IRPEF quando consegnerai la dichiarazione dei redditi tramite il Modello Unico o il 730.
Differente è il caso dei portatori di handicap che, stando alla legge 104 del 1992 possono avere tariffe di iva agevolata al 4% per l’acquisto di auto, ausili tecnici elettronici o informatici, protesi, autoveicoli per muoversi e protesi. Rientrano anche in questa categoria l’acquisto di oggetti ortopedici o le poltrone per invalidi. Perché ti diciamo tutto questo? Perché se stai ristrutturando casa nell’ottica di eliminare le barriere architettoniche presenti potrai ugualmente accedere all’iva agevolata al 4% per le ristrutturazioni edilizie domestiche.
Lavori straordinari e ordinari
Per quanto riguarda i lavori straordinari o ordinari di manutenzione di case e condomini, il discorso è lievemente più complesso e l’IVA agevolata è applicata al 10%. La condizione per godere di questo benefit è la seguente: se l’acquisto dei beni per ristrutturare è fornito dalla stessa ditta che effettua il lavoro l’IVA sarà agevolata al 10%. In caso contrario si applica l’aliquota vigente. Ovviamente c’è poi tutto il discorso dei beni significativi per il quale il calcolo dell’IVA ridotta dipende dal valore della prestazione al quale si sottrae quello dei beni. Potrebbe sembrare complesso come meccanismo ma è molto più semplice se spiegato con un esempio.
Quali beni e lavori sono agevolati?
Se un lavoro di ristrutturazione costa diecimila euro in totale e l’acquisto dei beni, come pavimenti e scale, corrisponde a ottomila euro, ne consegue che il costo del lavoro è pari a duemila euro. Ebbene, l’IVA agevolata al 10% si applica solamente alla differenza tra il costo totale, ovvero diecimila, e il costo dei beni, ovvero ottomila: il valore a cui si applicherà l’aliquota agevolata, quindi, è pari a duemila euro. Il resto delle spese sarà fatturato con aliquota normale. A quali beni e lavori si applicano queste detrazioni? Rientrano in questa categoria ascensori, condizionatori, sanitari, videocitofoni, dispositivi di video sorveglianza, restauro, ristrutturazione, caldaie, infissi interni ed esterni, serramenti e scale antincendio o antifumo.